Costruire le case (ma anche i fienili, prosciuttifici o scuole), è sempre stato il nostro mestiere, prima del nonno e dello zio, poi del figlio, fino ad arrivare ai nipoti.
Era ed è nel DNA della famiglia Araldi, perchè per noi, fare il muratore è sempre stato un privilegio.
La fortuna di poter far crescere le cose, partendo da terra, anzi da un buco (che poi sono le fondamenta), per arrivare fino al cielo (il nostro tetto).
Tradizione di famiglia significa essere fieri del proprio lavoro, ma anche godere di un'esperienza maturata con quella formazione unica che solo i genitori ci possono dare.
E in casa nostra quest'aria (e a volte anche la polvere di calce o cemento) si è sempre respirata.
Attitudine iniziata con il nonno, da semplice manovale "sotto padrone" fino a diventare artigiano "in proprio", strada seguita dalla generazione successiva con la volontà di creare impresa (anche nel senso più letterale del termine), caratterizzata da un'identità ben precisa.
La stessa che dobbiamo oggi.
Edo e Danilo Araldi.
